(DIRE) Bologna, 21 giu. – “All’amico Bernardini” consiglia di “non insistere con la proposta di un ministero dell’Universita’ a Bologna”, perche’ “un effettivo decentramento che privilegi l’autonomia degli Atenei, responsabilizzandoli e premiando i piu’ virtuosi sia per quanto concerne l’allocazione delle risorse sia per i risultati conseguiti nella preparazione degli studenti e nella selezione del personale docente, sono stati risolti dalla
legge di riforma promossa dal ministro Gelmini”. A frenare sull’idea di Manes Bernardini, capogruppo della Lega nord al Comune di Bologna, e’ il coordinatore bolognese del Pdl e
parlamentare Fabio Garagnani.
“A fronte dei disservizi ed anomalie vere e proprie di alcune Facolta’ dell’Ateneo bolognese- sottolinea Garagnani – la distinzione fra i compiti del Senato accademico e Consiglio di
amministrazione, con relativa autonomia fra sfera educativa ed amministrativa, risponde alle esigenze dell’opinione pubblica bolognese ed emiliano-romagnola”. Opinione pubblica che “attende ancora risposte precise a livello locale sui criteri seguiti nel passato per quanto concerne l’assunzione di parte del personale docente- aggiunge l’esponente berlusconiano- chiarendo in modo inequivocabile i rapporti politiciáe parentali”. Questo chiedono “i ricercatori, giovani preparati privi di appoggi politici o di consorterie- assicura Garagnani- per non parlare delle interferenze della Regione nei Policlinici universitari e nelle
facolta’ mediche”. Problemi, conclude il parlamentare, che “si risolvono attuando con fermezza l’attuale legge”.