Condivido le preoccupazioni del Cardinale Caffarra, arcivescovo di Bologna, in merito alla concessione dei nulla osta per fabbricati, in grado di rispondere alle esigenze dei fedeli privati delle loro chiese che, a mio avviso, paiono pienamente giustificate, in determinati casi, dalla lentezza esasperante della regione, lentezza non riscontrata in altre realtà.
Per evitare che le esigenze spirituali dei fedeli vengano considerate come “bazzecole”od in ogni caso di serie B, sarebbe opportuno che il Governo ricordasse all’assessore regionale che IL PARLAMENTO HA VOTATO UN EMENDAMENTO a mia firma CHE PARIFICA GLI INTERVENTI A FAVORE DELLE CHIESE A QUELLI PER GLI EDIFICI PUBBLICI.
Ritengo pertanto che non solo non dovrebbero sussistere ostacoli di natura burocratica, ma nemmeno economica, in quanto gli interventi destinati alle strutture pubbliche (edifici ecclesiastici compresi) sono vincolati ad hoc e non penalizzano altre realtà’.
Lo stesso sottosegretario di stato IMPROTA, rispondendo ad un precedente atto di sindacato ispettivo, ha confermato quanto sopra in modo perentorio, pertanto non vi sono scusanti alle lentezze della giunta regionale che è giustamente attiva nella ricostruzione di scuole e municipi e stranamente “incerta” quando si tratta di provvedere alla sensibilità dei fedeli.