Riforme costituzionali ed Enti locali: il ruolo dei Sindaci

La mozione votata dal Parlamento nella giornata di ieri e concernente le riforme costituzionali che dovrebbero dare un nuovo volto alle istituzioni del nostro paese, contiene impegni significativi che non so se saranno mantenuti nei tempi prestabiliti ed in ogni caso risponde ad una esigenza, direi quasi”drammatica”, di rinnovamento della nostra Italia e delle sue istituzioni.In questo senso, spero ardentemente in uno sbocco positivo ed in tempi rapidi; mi permetto però’ di osservare e so di affrontare un argomento “scabroso”, che sarebbe stato opportuno in un contesto di generale riforma dell’impianto istituzionale del nostro stato, un riferimento alla legge che regolamenta l’elezione dei sindaci, non certo per abrogarla in quanto si è dimostrata elemento di stabilità quanto per RAFFORZARE IL RUOLO DEI CONSIGLI COMUNALI OGGI RIDOTTI A PURO LUOGO DI RATIFICA DI DECISIONI GIA ADOTTATE, in grado al massimo di dare suggerimenti al sindaco ed alla giunta.Paradossalmente i consiglieri comunali eletti direttamente ed in contatto diretto con l’opinione pubblica, non hanno nemmeno il potere di “sfiduciare “un assessore esterno! In ogni democrazia ad un esecutivo forte deve fare da pendant un controllo altrettanto forte dell’assemblea legislativa o amministrativa e sicuramente il potere di governo del primo cittadino deve avere dei limiti, in quanto il sindaco non può essere un “PODESTÀ” con poteri assoluti ed in ogni caso un consiglio comunale che non ne intralci l’azione ma lo possa controllare con poteri di iniziativa e verifica è utile al funzionamento dell’ente locale ed alla collettività tutta. Nella mia attività di parlamentare ho predisposto una proposta in tal senso, non avendo molto successo a dire il vero, ma sono più che mai convinto della necessità di “temperare” lo strapotere dei sindaci, restituendo dignità al ruolo del consiglio comunale ed in tal senso mi attiverò presso il ministro Quagliarello, sperando che anche  gli amministratori locali di ogni partito si rendano interpreti di questa esigenza di un migliore funzionamento degli enti locali.