Politica e Sanità in Emilia-Romagna: lettera aperta all’On. Antonio Palagiano

L'on. Antonio Palagiano

L'on. Antonio Palagiano

Ho recentemente scritto una lettera aperta all’on. Antonio Palagiano, Presidente della Commissione Bicamerale di inchiesta sugli errori in campo medico e sanitario, per denunciare la anomala situazione dell’Emilia Romagna dove continuano a susseguirsi casi di nomine di medici al ruolo di Primario frutto più di scelte politiche che di reali meriti raccolti sul campo.
Ve la riporto integralmente.

Egregio Signor Presidente,
mi rivolgo nuovamente a Lei per segnalare un’altra anomala situazione verificatasi in strutture sanitarie bolognesi.
E’ il caso della nomina di primario della divisione ortopedico-traumatologica dell’Ospedale Maggiore. Tra i tre candidati risultati idonei è stato nominato un primario, di sicura serietà, ma con limitatissima preparazione nel campo traumatologico in quanto esperto quasi esclusivamente, anche per i pregressi incarichi, in chirurgia protesica. La divisione di cui sopra, unitamente a Bologna soccorso, è parte integrante ed essenziale del Trauma Center Regionale pertanto il primario che dirige una struttura così particolare e complessa deve avere una profonda e specifica esperienza in campo traumatologico.
Con questa nomina si è creata di fatto un’altra inutile, ripetitiva e costosa divisione ortopedica e questo, a mio avviso, in contrasto con il piano sanitario regionale che prevede, come riportato anche dal Corriere della sera edizione Bologna del 18 novembre, la trasformazione di ospedali in centri sempre più superspecialistici accorpando in essi le varie specialità sparse nei diversi nosocomi della città e della periferia.
In più si aumenta considerevolmente la spesa sanitaria in aperto contrasto con la lotta agli sprechi prevista dal suddetto piano e dal decreto ministeriale sulla spending review. ( le divisioni ad indirizzo protesico notoriamente incidono maggiormente sulla spesa sanitaria per la necessità del continuo acquisto di materiale ad elevatissimo costo e l’uso di strumentazioni sofisticate.)
Infine ritengo che tale situazione , in alcuni casi, potrebbe essere causa di danno per la salute e di pericolo per la vita stessa del paziente magari costretto al trasferimento in altra struttura a causa di un errore commesso nel collocare un chirurgo del ginocchio al posto di un chirurgo del bacino!
Questo è l’ennesimo caso di anomala gestione della sanità bolognese ove prevalgono non di rado criteri politici comunque difficilmente spiegabili con motivazioni di interesse pubblico sui quali, evitando come sempre è mio costume generalizzazioni improprie, chiedo l’intervento della commissione da lei presieduta.

Cordialmente, On. Fabio Garagnani