Giovedì 18 Ottobre, la Commissione parlamentare del PDL ha messo in evidenzia l’urgenza di dare risposte precise alla situazione della scuola paritaria al fine di consentire un reale «decollo» della parità scolastica e di rispondere alle attese di tanta parte dell’opinione pubblica, facendosi altresì carico di addivenire a un reale pluralismo educativo, attualmente assente nella scuola italiana, sempre più attardata su una concezione «statalista» superata dai tempi, e di ottuso monopolio dell’istruzione non più in sintonia con il sistema scolastico europeo;
La Commissione ha dato atto al Governo dell’impegno con il quale si sta accingendo ad affrontare il complesso processo di riforma della scuola primaria e secondaria ed al riguardo ha colto gli elementi di novità contenuti nella relazione del Ministro; ha rilevato tuttavia che il vero e proprio ostruzionismo posto in essere in questi anni da una parte del corpo docente e dei sindacati spesso in nome di pregiudiziali ideologiche, oltre a rischiare di vanificare in parte i progetti innovativi del Governo medesimo, ha fatto emergere il vero problema della scuola italiana, costituito dall’assoluta mancanza di competizione tra progetti formativi diversi, ossia della condizione essenziale per assicurare una reale libertà di scelta alle famiglie e, per questa via, un innalzamento complessivo della qualità degli studi. Al riguardo si è rilevato che nel sistema scolastico statale concetti come «selezione» e «meritocrazia» sono per lo più assenti o comunque sono sostanzialmente disapplicati; la conseguenza di tale situazione è rappresentata da una sostanziale e generale dequalificazione degli studi (nonostante lodevoli eccezioni), da una insufficiente valutazione dei meriti individuali delle professionalità dei docenti stessi e da una fuga delle migliori intelligenze dal sistema scolastico. Inoltre, si è pur consapevoli della complessità dei problemi sul tappeto e della difficoltà di reperire risorse nel bilancio statale, nonché della forza degli interessi consolidatisi all’interno del sistema di istruzione, soprattutto ove si consideri che esso occupa complessivamente nel nostro Paese quasi un milione di addetti, assorbendo gran parte delle risorse ministeriali e impedendo, di fatto, qualunque seria opera di programmazione, in presenza peraltro di un ricco patrimonio culturale costituito da scuole paritarie molte delle quali risalenti a 2 secoli fa che hanno contribuito ad elevare il livello del nostro Paese e che rischiano di scomparire dalla realtà scolastica.
Si ritiene pertanto indilazionabile l’individuazione di un percorso politico e istituzionale che consenta in tempi brevi, a partire dalla legislatura in corso, la fissazione di precise «tappe» per il conseguimento di una reale parità scolastica.
Per tali motivi, l’Onorevole Fabio Garagnani assieme alla Commissione chiede l’impegno da parte del Governo ad adottare misure volte ad introdurre nel nostro Paese un efficiente sistema misto di istruzione, al fine di consentire alle famiglie l’esercizio di una reale libertà di scelta tra modelli educativi diversi, ponendo in essere, a tal fine, le iniziative necessarie per il «superamento» della legge n. 62 del 2000.
Onorevole Fabo Garagnani, deputato Pdl Bologna