Premesso che la vita umana è sacra e che nessuna giustificazione è possibile, quando la si toglie, è altrettanto vero che la vicenda del disabile psichico di Casalecchio al di là degli accertamenti della magistratura evidenzia un problema di fondo sul quale soprattutto a Bologna per la negativa influenza di “psichiatria democratica” si tende a sorvolare e mi riferisco alla necessita di superare la legge Basaglia non più attuale e comunque improntata a concezioni ideologiche lontane dalla realtà.
Ci sono casi, e ne ho conosciuti a Bologna, in cui il malato psichiatrico non solo non è in grado di provvedere a se stesso ma è una rischio per s’è e per i propri congiunti, non essendo sufficiente il periodico TSO che tampona situazioni di emergenza, lasciando insoluto il problema di fondo. Questa è la ragione per la quale la Commissione Affari sociali della Camera ha adottato giustamente un testo base che sintetizza varie proposte di legge fra cui quella del sottoscritto, che modifica la legge Basaglia introducendo ad es. per i casi più gravi il ricovero in strutture permanenti, non manicomi come faziosamente dice la sinistra, dotate di adeguati supporti per la cura dei disabili psichici gravi ovviamente sulla base di controlli periodici ed in stretto contatto con i famigliari (non a caso l’associazione bolognese di psichiatria in questione ha deformato strumentalmente, falsandone i contenuti la legge in discussione).
Fare processi in questo momento non serve, sarebbe molto più utile affrontare il problema di adeguare la normativa alla situazione reale del malato e delle famiglie (particolare quest’ultimo non irrilevante).
Onorevole Fabio Garagnani, deputato PDL Bologna