I risultati delle elezioni in Emilia Romagna confermano, da un lato la profonda disaffezione dell’elettorato alle prese con una crisi economica gravissima, nei confronti della politica e nel nostro caso del centrodestra e l’astensione massiccia dal voto è emblematica, dall’altro evidenziano il successo del Movimento Cinque Stelle che al di là dei suoi meriti tutti da definire ha saputo intercettare buona parte del dissenso della nostra società verso il PD e la sinistra istituzionale, alla quale consiglierei di essere meno trionfalista.
Senza sminuire le nostre responsabilità, occorre però riconoscere i condizionamenti di potere, particolarmente forti sul voto, presenti in Emilia Romagna ed al riguardo credo che la scelta di “sperimentare” l’appoggio al Movimento Cinque Stelle, in alcune realtà sia “indice della volontà del PdL” ad ogni livello, di cercare un nuovo rapporto, non solo con il centrodestra, ma con il variegato mondo giovanile ed associazionistico balzato in modo evidente alla ribalta in questi ballottaggi.
In sostanza dobbiamo essere più partito di opposizione e nello stesso tempo di Governo, con programmi credibili, anche se occorre riconoscere che l’appoggio dato al Governo Monti, in condizione di estrema difficoltà, ci ha penalizzato, dal momento che molti nostri elettori, alle prese con difficoltà economiche evidenti ci hanno punito non recandosi a votare, ed in questo caso si può parlare di una prevalenza del dato nazionale su quello amministrativo.
Il che significa che dovremo qualificare maggiormente la nostra presenza più incisiva nei confronti delle politiche economiche del Governo.
21 maggio 2012,
On. Fabio Garagnani
Parlamentare PdL di Bologna