La Camera
considerato che:
-il comma 24 dell’art.1 dispone la fissazione dal 2012 con DPCM delle date in cui ricorrono le festività introdotte con legge dello Stato non conseguenti ad accordi con la santa Sede, le celebrazioni nazionali e le festività dei santi patroni, in modo che cadano il venerdì precedente o il lunedì seguente la prima domenica successiva o coincidano con tale data;
-con una modifica introdotta dal Senato sono state espressamente escluse dall’applicazione della disposizione le festività del 25 aprile, del 1° maggio e del 2 giugno;
-a fronte di questa ricorrenza si osserva che la vera data istitutiva della democrazia italiana che unifica di fatto il nostro popolo è il 18 aprile 1948;
-ciascun comune necessita di mantenere la propria identità storica e religiosa celebrando i propri Santi patroni
impegna il Governo
ad includere nuovamente il 25 aprile tra le festività su cui può intervenire il DPCM citato in premessa e ad escludere viceversa dall’applicazione del decreto le festività dei Santi patroni.
On. Garagnani