Al di là dell’epilogo che avrà la vicenda della valida insegnante del terzo circolo didattico di Bologna, condividendo peraltro la giusta protesta dei genitori pur rendendomi conto del rischio di essere equivocato rivolgo un appello, cosa che ho fatto in mattinata a Radio Tau ad insegnanti, genitori e studenti perché mi segnalino casi di palese violazione della legalità scolastica , o di indottrinamento politico che nulla a che fare con la libertà di insegnamento al fine di realizzare a Bologna ed in Emilia Romagna un reale pluralismo educativo.
Desidero precisare che non si tratta di ledere la giusta libertà di insegnamento del docente bensì di estromettere la politica “partitica” dalle scuole , cosa che non vuole dire rifiutare il confronto sull’attualità quotidiana. Purtroppo a Bologna ed in provincia ed in genere in Emilia Romagna, da sempre minoranze di insegnante faziosi, alimentano lo scontro politico e l’anarchia condizionando anche quella parte significativa di docenti che svolgono esemplarmente il loro dovere e che rischiano di essere sommersi dagli atti e dalle grida settarie di determinate minoranze.