Proposta di legge d’iniziativa del deputato Fabio Garagnani
Onorevoli Colleghi! – Negli ultimi tempi molto opportunamente il Parlamento ha votato leggi istitutive di festività nazionali, per ricordare eventi che hanno segnato la storia del nostro paese quali la legge 30 marzo 2004 “istituzione del giorno del ricordo in memoria delle vittime delle foibe”, la legge n. 61 del 2005 “istituzione del giorno della Libertà” etc… In questo senso l’anniversario del 18 Aprile 1948, data che segnò la sconfitta elettorale della sinistra con la grande vittoria della democrazia cristiana di Alcide De Gasperi e dei partiti laici ad essa alleati merita una menzione particolare nonostante il silenzio di questi anni, forse a causa della distanza cronologica dagli eventi, ma rimane un punto di svolta fondamentale della storia italiana e soprattutto per l’ostilità della sinistra che non ha ancora riconosciuto pienamente il significato, ammettendo le proprie responsabilità.
A parte ciò rimane il fatto incontestabile che la vittoria della democrazia cristiana, il 18 Aprile 1948, permise all’Italia di stabilire definitivamente la democrazia e di raggiungere livelli di diffuso benessere economico ineguagliati nella sua storia, evitando il destino riservato ai Paesi dell’Est europeo, sottoposti a dittature comuniste che hanno avuto effetti per essi devastanti, e (ironia della sorte!) ha consentito alla sinistra di allora – che fu pesantemente sconfitta e che era completamente subalterna agli interessi dell’Unione sovietica, collocata in un blocco internazionale contrapposto e avversario rispetto a quello nel quale l’Italia aveva scelto di collocarsi – di prosperare politicamente e di maturare una certa evoluzione, benché in forme estremamente contraddittorie.
Manca tuttora, da parte della sinistra ufficiale, un pieno riconoscimento del significato di quella vittoria, e anche nelle scuole italiane si trascura per lo più di accennare a quest’evento – che, occorre ribadirlo, salvò la democrazia in Italia – sulla base di libri di testo i quali, ancora oggi, presentano interpretazioni poco fedeli di quel momento fondamentale nella storia dell’Italia repubblicana.
Mi auguro che nel futuro, a tutti i livelli istituzionali e nelle scuole di ogni ordine e grado, ci sia un’adeguata considerazione del significato del 18 Aprile 1948 e si enfatizzi meno il valore di una data, il 25 Aprile, che la storia ha circoscritto in ambiti più modesti e veritieri rispetto alla mitologia tramandataci in questi anni dalle forze di sinistra.
È necessario che le giovani generazioni mantengano il ricordo dei momenti più significativi della storia italiana, al di là di affermazioni retoriche che diffondono con superficialità o malafede preconcetti non rispettosi della realtà storica: in ciò risulta centrale la funzione delle scuole, molte delle quali, purtroppo, in questi anni hanno proposto spesso visioni tendenziose e parziali degli eventi dai quali sono nate l’odierna comunità nazionale, la sua identità e le sue istituzioni. Occorre collocare finalmente nella giusta evidenza l’importanza del 18 Aprile 1948 come data fondamentale e fondante della democrazia italiana, che fu salvata grazie all’impegno della democrazia cristiana di De Gasperi e dei partiti laici minori, aiutati e stimolati soprattutto dall’impegno della Chiesa cattolica, fattasi promotrice della difesa di duemila anni di storia cristiana del nostro Paese.
La presente proposta di legge tende a far sì che il 18 Aprile venga riconosciuto e celebrato quale data della Festa della democrazia, in quanto con la vittoria delle forze democratiche fu risparmiato al nostro Paese il destino che coinvolse la maggior parte dei Paesi dell’Est europeo, sottoposti per molti anni al giogo comunista che devastò la società e gli elementi di essa costitutivi, instaurando dittature sanguinarie e negatrici degli elementari diritti della persona, com’è confermato da decine di milioni di vittime. Il 18 Aprile 1948 venne definito in modo esaustivo il vero significato dell’evento resistenziale, le cui potenzialità si determinarono storicamente soltanto allora con la netta e irreversibile scelta che collocò l’Italia nell’Occidente democratico. Anche la riflessione sul vero significato storico-politico degli anni immediatamente precedenti trova in questa data il suo momento rivelatore, nella considerazione di quale avrebbe potuto essere la conseguenza di un opposto risultato elettorale.
In questa prospettiva, l’articolo 1 della presente proposta di legge istituisce la solennità civile del 18 Aprile 1948 quale Festa della democrazia italiana, l’articolo 2 prevede le iniziative per la celebrazione della Festa della democrazia italiana da svolgersi specialmente nelle scuole di ogni ordine e grado, infine l’articolo 3 chiarisce che dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Proposta di legge.
Istituzione della Festa della democrazia italiana nella data del 18 Aprile
Art. 1.
(Istituzione della solennità civile del 18 Aprile quale Festa della democrazia italiana).
1. È istituita la Festa della democrazia italiana, celebrata il giorno 18 Aprile, data nella quale si svolsero nel 1948 le prime libere elezioni del Parlamento della Repubblica, momento fondante della democrazia italiana e delle sue libere istituzioni, secondo il dettato della Costituzione.
2. La Festa della democrazia italiana è considerata solennità civile ai sensi dell’articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260. Essa non determina riduzioni dell’orario di lavoro degli uffici pubblici né, qualora cada in giorno feriale, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
Art. 2.
(Iniziative per la celebrazione della Festa della democrazia italiana).
1. Per la celebrazione della Festa della democrazia italiana, nella data stabilita dall’articolo 1, sono organizzati, specialmente nelle scuole di ogni ordine e grado, cerimonie, iniziative, incontri e momenti collettivi di narrazione dei fatti e di riflessione sugli avvenimenti che precedettero, accompagnarono e seguirono il risultato elettorale del 18 aprile 1948, allo scopo di chiarirne il valore, il significato e le conseguenze, nel contesto dell’origine e degli sviluppi della Guerra fredda e dei principali eventi che caratterizzarono la contemporanea storia italiana ed europea, per l’affermazione e la difesa degli ideali della libertà e della democrazia espressi nella Costituzione.
Art. 3.
(Clausola finanziaria).
1. Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Fabio Garagnani, deputato Pdl Bologna