Anche il recente invito che segue altri, del Sindaco Merola ai parlamentari di tutti gli schieramenti, a partecipare ad un incontro sul rendiconto bilancio del comune del 2011 e la previsione bilancio 2012, dimostra non solo la difficoltà della giunta di sinistra nel far fronte alle emergenze della nostra città ma è una singolare ed anomala concezione della democrazia che pretende di associare la minoranza in un atto qualificante quale il bilancio di previsione che è compito essenziale e primario di chi è stato chiamato dai cittadini a governare Bologna.
Mi pare questo un concetto fondamentale della democrazia rappresentativa che non ha nulla a che fare con quella sorta di consociativismo tipicamente bolognese, che respingo nettamente in quanto dannoso per la nostra città.
In ogni caso come può il Sindaco invitare esponenti della minoranza a partecipare ad un incontro sul bilancio quando sulle scelte fondamentali del comune e mi riferisco alla politica scolastica educativa, alla integrazione possibile, alla difesa dell’identità culturale, alla necessità di recuperare il ruolo strategico in campo sanitario per non parlare di Civis e delle infrastrutture in genere, l’opposizione ed in particolare il PDL ha sempre avuto posizioni diametralmente opposte e sottolineo opposte?
Agli “ingenui” di ogni parte politica che sostengono la necessità di un impegno comune nei momenti di difficoltà ribatto che il bene di Bologna richiede invece ad ognuno di svolgere il proprio ruolo con chiarezza, nel rispetto del mandato ricevuto dagli elettori che non desiderano confusioni di ruoli e ribadisco che ogni parlamentare bolognese può farsi carico dei problemi della città secondo la propria visuale politica nelle sedi istituzionali competenti.
La democrazia si salva pertanto non con generici unanimismi o consociativismi al ribasso ma con la coraggiosa e coerente affermazione della propria identità politica programmatica!
On. Fabio Garagnani