Incontro di lunedì 1°Luglio: resoconto di una serata ricca di spunti

Il prof. Stefano ZamagniSi è tenuto Lunedì sera, presso il centro civico Baraccano, l’incontro promosso dall’Associazione “M. D’Aviano” che, lo ricordo, a livello locale si propone di svolgere un’azione politico culturale significativaall’ insegna del coraggio civico, del non conformismo e di una difesa della identità culturale del popolo italiano. In questo periodo difficile per il nostro paese sotto molteplici aspetti, è importante che l’associazionismo possa  sviluppare la possibilità di confrontarsi e approfondire le singole tematiche che caratterizzano la nostra società: partendo dalla crisi economica, dai cambiamenti sociali che sono in atto, dalla grave situazione del mondo del lavoro, le difficoltà della politica e dell’apparato istituzionale fino a toccare  temi come l’importanza della nostra identità culturale e religiosa innestati nell’ottica della società contemporanea. A maggior ragione in una città fortemente ideologizzata e condizionata dalla sinistra come Bologna che in tanti settori ha “anestetizzato” con la sua cultura passatista l’anima critica della  città, è fondamentale costituire un dibattito costante e propositivo per chi ha idee e valori alternativi alla sinistra sui singoli temi. Il tema approfondito lunedì sera con il Prof. Stefano Zamagni, illustre professore di economia e presidente del comitato a sostegno e tutela del finanziamento pubblico comunale alle scuole paritarie, è stato un’articolato sguardo alle dinamiche economico-sociali che stanno avvenendo nel nostro paese. Il Prof. Zamagni ha iniziato la sua esposizione partendo dal referendum sulle scuole paritarie, poichè dai dati sull’esito del medesimo si evince la scarsa mobilitazione del mondo cattolico, il quale, in un momento di grave crisi sociale, dovrebbe avere un risveglio della coscienza politica e culturale tornando a recitare un ruolo primario nella rinascita del paese con il sostegno al principio di sussidiarietà, al conferimento  di una nuona identità sociale e culturale che possa rappresentarci in Europa basata su una politica attiva, ricca di progettualità e propositiva e non di natura debole e distaccata dalla realtà. Dall’impostazione culturale, il Prof. Zamagni è giunto ad affrontare temi di natura più economica come: l’importanza di rilanciare in Italia l’impresa sociale senza basare l’articolazione imprendotoriale solamente sulle società di profitto, la rifondazione di uno Stato sociale caratterizzato non dal Welfare state ma dal Welfare gouvernement che possa fungere da sostegno a una vera razzionalizzazione della spesa pubblica e per la libera impresa un’alleggerimento della burocrazia, l’aggressione della rendita burocratica e immobiliare che erode il profitto e il reddito del nostro paese. Il tema del lavoro è stato approfondito sull’importanza della competitività commerciale e industriale del nostro paese, dalla quale può tornare a crescere la domanda produttiva  e, quindi, conseguentemente riprendere le assunzioni, rimettendo in moto il mercato del lavoro. La serata ha fornito molti spunti di riflessione caratterizzati dall’importanza di ridar vita a una matrice culturale cattolico-liberale che possa irradiarsi in tutti gli ambiti della struttura sociale creando un’ alternativa allo statalismo burocratico e onnipresente tipico di una culturale post-comunista. L’incontro è terminato con alcune  domande al Prof. Zamagni e un appassionato dibattito tra i numerosi presenti sugli argomenti trattati dal medesimo, e ciò , come suddetto, è esempio della voglia e dell’importanza di ricreare una sensibilità pubblica partecipata e attiva su tutte le tematiche che contraddistinguono la nostra società e realtà locale.