Il Concilio Vaticano II compie 50 anni

Un immagine della celebrazioneIl cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II ricordato dal Papa e da tutti i giornali in questi giorni pone indubbiamente degli elementi di riflessione non solo ai cattolici ma a tutta la società italiana per l’importanza che quel l’evento ha avuto e continua ad avere nella vita di tutti noi, al di la della nostra opinione personale. Per quanto mi concerne dicendo sempre quello che penso,ritengo che al di la’ del necessariol’aggiornamento pastorale proposto ad un mondo cambiato dopo le 2 guerre mondiali, le devastazioni verificatesi per effetto di interpretazioni abusive arrivate persino a negare la divinità di Cristo od il ruolo della Madonna,solo per citare le più eclatanti, hanno superato abbondantemente i benefici.Mi piace citare in questa sede il libro edito nel 1985 dell’allora cardinale Ratzinger “rapporto sulla fede”attuale più che mai,ancora oggi,che documentava gli abusi post conciliari e la necessità di riscoprire e ribadire i contenuti essenziali della fede;non a caso lo stesso papa Paolo VI, pur cosi aperto al dialogo, recitando il “Credo della Chiesa” nel 1975 intese opporsi ad una certa deriva nichilista,parlando apertamente del “fumo di  Satana entrato nella Chiesa”. E’inutile nasconderlo,ma il futuro della Chiesa, a mio modo di vedere, si gioca proprio su questo: sul mantenimento delle verità eterne consacrate in 2000 anni di storia e definite dai concili e dai papi,pertanto immutabili anche se la loro trasmissione deve essere comprensibile all’uomo contemporaneo, o sul loro presunto adattamento al mondo moderno,adattamento che,spesso significa nelle teorie di certa teologia progressista vero e proprio snaturamento della storicità dei vangeli,della divinità di Cristo, del ruolo di Maria madre della Chiesa, del significato dell’Eucarestia e del primato Petrino si e’ perso il senso del mistero, della trascendenza in nome di una modernità vorrei dire modernismo, che con la pretesa di aggiornare la Chiesa, di fatto rischia di distruggerla ed al riguardo l’ insegnamento di papa Benedetto XVI e’chiaro e non lascia spazio a dubbi od interpretazioni particolari, checche’ ne dicano certi teologi di moda osannati dagli atei o miscredenti. Questa e’la mia opinione personale di umile credente, sulla quale sarei interessato ad un confronto anche con chi non la condivide. Consiglio comunque a tutti la letture del libro dello, storico De Mattei sul concilio,che ha il pregio di dire alcune verità scomode ed in quanto tali taciute ai più.