L’ Onorevole Fabio Garagnani, sposa le ragioni delle categorie economiche di Bologna contro l’introduzione della tassa di soggiorno. Secondo il berlusconiano “città d’arte come Roma, Firenze e Venezia possono applicare la tassa di soggiorno in quanto l’afflusso turistico costituisce parte rilevante se non essenziale dell’economia cittadina”, ma il caso di Bologna “è completamente diverso in quanto le varie giunte comunali di sinistra che si sono succedute in questi anni non hanno mai attuato una vera politica turistica, sponsorizzando ad esempio le bellezze della nostra città: chiese, portici e piazze con i relativi tesori artistici tra i più belli d’Italia”.
Garagnani, rimprovera all’amministrazione di non aver nemmeno cercato la “collaborazione con il ministero dei Beni culturali o partnership con principali musei d’Europa come hanno saputo fare città piu’ piccole di Bologna. Conseguentemente – conclude il parlamentare PDL – la eventuale decisione della giunta di Bologna,
in quanto non accompagnata da una seria ed intelligente valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico della nostra città non si giustifica assolutamente, nel momento attuale purtroppo Bologna è un punto di snodo ferroviario bypassata da gran parte dei viaggiatori, spesso ignari delle sue bellezze artistiche”.