E’ di questi giorni la scoperta di giovani inglesi di matrice islamica addestrati in Siria per compiere attentati terroristi in Gran Bretagna, all’insegna della guerra santa e della lotta all’Occidente; il fatto che in sè non è nuovo, preoccupa perché termometro della mancata integrazione di tanti giovani sempre più sensibili ai richiami dell’estremismo che non al rispetto dei principi elementari della nostra società. Se si considera che il mondo anglosassone si è caratterizzato finora per una larga tolleranza, si ha un’idea del rischio che la nostra cultura corre di fronte ad ideologie profondamente compenetrate di odio ed intolleranza come quella islamica e questo dovrebbe far riflettere in Italia chi con troppa noncuranza ed irresponsabilità propone lo ius soli come principio base di una vera integrazione. Recentemente il giornalista Panebianco è stato contestato da settori dell’estrema sinistra perché ha sostenuto sul Corriere della sera che l’immigrazione “cristiana” è maggiormente compatibile con la nostra civiltà di quella islamica e quanto succede in continuazione in tutto il mondo, dimostra che ha pienamente ragione in quanto anche nella civilissima Inghilterra giovani mussulmani che hanno la cittadinanza di quel paese non resistono al richiamo dell’integralismo dimostrando ostilità ed odio verso i valori di quella terra, pretendendo addirittura di condizionarne la legislazione in molte materie.
Non voglio generalizzare in quanto ci sono anche mussulmani tolleranti e sensibili alla nostra cultura, ma piaccia o non piaccia una certa radicalità ed insofferenza verso l’occidente in quanto tale è evidente in molti atteggiamenti di chi professa la religione di Allah ed a volte mi sfiora il dubbio che l’adattamento al nostro sistema di vita, nasconda sotto sotto un’atteggiamento ostile. Senza scadere nel razzismo od intolleranza fine a se stessa, stiamo in guardia però; se ne stanno accorgendo persino i governi progressisti del Nord Europa!!!
