(DIRE) Bologna, 28 feb. – Ispirandosi alle vicende della banda della Uno Bianca e, in particolare, al caso di Marino Occhipinti “al quale e’ stata concessa la semilibertà nonostante le efferatezze dei crimini compiuti”, il deputato bolognese del Pdl, Fabio Garagnani, ha scritto e depositato una proposta di legge per modificare i criteri per la concessione di benefici a chi e’ stato condannato per gravi delitti. Una proposta, spiega lo stesso Garagnani, “che riduce drasticamente i termini per la semiliberta’ e stabilisce una giusta proporzione fra gravita’ del reato, responsabilita’ accertate degli esecutori e gravita’ delle pene, al fine di evitare che casi come quello di Occhipinti si ripetano”. Il berlusconiano, del resto, dice di essersi mosso “condividendo lo sconforto dei familiari delle persone colpite” dalla “dolorosa vicenda” della Uno bianca e dal caso di Occhipinti, ma anche “recependo i sentimenti dell’opinione pubblica bolognese”.
Garagnani ha previsto alcune modifiche agli articoli del Codice penale in base alle quali non vengono concessi benefici a quanti non abbiano espiato almeno i due terzi della pena, o, nel caso dell’ergastolo, almeno 26 anni. “Occorre tuttavia- aggiunge Garagnani in una nota- che le regole che ne informano l’applicazione (dei benefici, ndr) discriminino le diverse situazioni dei soggetti che possono esserne destinatari, sulla base della pericolosita’ sociale data dalla loro personalita’ criminale, ma anche dell’oggettiva gravita’ del reato commesso e della durata dell’espiazione che per esso impone il volere collettivo, espresso sia attraverso il contenuto della norma penale, sia nel sentimento sociale che la sostiene”.