Il coinvolgimento del governatore Vasco Errani nell’inchiesta su Terremerse dimostra il “sistema di potere della sinistra in Emilia-Romagna”. A sostenerlo e’ il deputato Pdl Fabio Garagnani, che in una nota attacca il presidente della Regione. “Evitiamo di fare gli ipocriti e chiamiamo le cose con il loro nome- afferma il berlusconiano- al di la’ della persona di Errani, che spero estraneo a quanto gli viene imputato, sono ormai troppi i casi di gestione disinvolta del potere e di delirio di onnipotenza che caratterizza molti amministratori del Pd, incuranti dei diritti delle minoranze e dei principi fondamentali della democrazia”. Garagnani rimarca che “per quanto successo in Lombardia, Formigoni e’ stato lapidato mentre di Penati non si dice quasi nulla. E ora vorremmo tacere su quanto avviene da sempre in Emilia-Romagna?”.
Secondo Garagnani, “la linea del Pdl non deve limitarsi ad essere giustamente garantista. Occorre, evitando la demagogia e condannando ogni fenomeno di corruzione, contestare alla radice le modalita’ di gestione della cosa pubblica in Emilia-Romagna da parte del Pd e della sinistra”. Il deputato azzurro sfida “chiunque a dimostrare che nell’ambito sociale assistenziale, o in quello infrastrutturale ed economico, la sinistra e il Pd non abbiano costruito un notevole sistema di potere basato sulla sinergia fra Regione, enti locali, movimento cooperativo e sindacato, in grado di determinare scelte politiche ed economiche congeniali alla sola sinistra”. Anche per questo, Garagnani ha sollecitato la commissione Attivita’ produttive della Camera a discutere della sua proposta di indagine su questo sistema di rapporti.