Si parla in questi ultimi tempi di “ius soli” diritto di cittadinanza per coloro che sono nati in Italia ed anche ieri sera nella trasmissione “Che tempo fa” il Presidente Letta ha detto che la cosa gli sta molto a cuore; A ME STA A CUORE PRIORITARIAMENTE LA DIFESA DELLA IDENTITÀ CULTURALE E RELIGIOSA del popolo italiano, cosa che non esclude anzi avvalora la concessione della cittadinanza, purché il contesto socio culturale in cui il bambino ed il giovane e’nato o è cresciuto dia garanzie di piena e totale adesione ai valori che caratterizzano la nostra storia e civiltà. Questo concetto elementare è pericolosamente sottovalutato da esponenti della sinistra che dimenticano disinvoltamente i molti casi di mussulmani che rifiutano persino di rispettare le nostre leggi (vedi il caso del diritto di famiglia), pretendendo quasi un “ius esclusivus” sulla propria famiglia e sulle donne in particolare. Anche la recente vicenda dell’immagine della Moschea di Andria dovrebbe indurre ad un minimo di prudenza il Presidente Letta; non si tratta di essere razzisti sia ben chiaro, ma di favorire un’integrazione ordinata e rispettosa delle regole, al fine di evitare quei conflitti sociali e religiosi, purtroppo presenti in Francia e GranBretagna, paesi che si sono spinti troppo oltre sulla via di aperture indiscriminate in materia di cittadinanza e che ora vorrebbero tornare indietro. Bene ha fatto pertanto il PDL ad opporsi a questa proposta insensata che non rientra fra l’altro negli accordi di governo e mi piace ricordare in questa sede le proposte di legge che ho presentato al riguardo.