La Corte Costituzionale boccia il Porcellum: si rischia un vuoto istituzionale

La consulta boccia il PorcellumChe la legge elettorale vigente il “cd Porcellum”sia inadeguata alle attuali condizioni del paese mi pare evidente (anche se una certa stabilità di governo l’ha pur data nel recente passato), ma la decisione della Corte Costituzionale di cassarla sic et simpliciter lascia perplessi per il vuoto istituzionale che si potrebbe creare con una delegittimazione non solo del Parlamento che pure ha le sue grosse responsabilità, ma anche delle principali istituzioni del paese. Mi auguro che le motivazioni siano rese note in un tempo ragionevole per dare certezze ad un’opinione pubblica sempre più smarrita ed attonita di fronte al rischio di una delegittimazione complessiva degli organi dello stato, Presidente della Repubblica compreso. Se e’ vero che un premio di maggioranza non vincolato ad un quorum significativo crea anomalie evidenti, non altrettanto si può dire del voto di preferenza, assente in diversi paesi che hanno adottato però altre forme di partecipazione popolare al voto ed in questo senso la più ampia facoltà di scelta dell’elettore s’impone urgentemente. Mi preme però sottolineare un dato essenziale: la indispensabile e sottolineo indispensabile riforma elettorale basata innanzitutto sul mantenimento del bipolarismo, non può prescindere dal collegamento con il riordino degli altri organi dello stato oltre il Parlamento e mi riferisco alla natura stessa del nostro stato,Repubblica parlamentare o presidenziale, abolizione del Senato, ruolo e poteri del “Premier”, riforma degli enti locali e loro eventuale ridimensionamento; in sostanza siamo di fronte alla necessità di modificare radicalmente la carta costituzionale, “Tout  se tien” si diceva una volta nel senso che una RIFORMA elettorale ha senso solo se inserita in un riordino integrale dell’architettura dello stato, a fronte di una società ormai profondamente cambiata ed impaziente di fronte a ritardi non più ammissibili.