E’ veramente patetico il rilievo che organi di informazione, enti locali, esponenti politici danno al conferimento della cittadinanza alla Dr.ssa Cancellieri; come se Bologna non avesse problemi più urgenti da risolvere e se qualcuno come il sottoscritto non è d’accordo con questa proposta strumentale, rischia di essere condannato per “lesa maestà”.
Rivendico il mio diritto di dissentire, anche da esponenti del mio partito, da una proposta strumentale del sindaco Merola per procacciarsi il favore del Governo Monti, peraltro già condizionato dalla sindaco e che non si giustifica per particolari meriti dell’ex commissario di governo che ha fatto semplicemente il suo dovere come altri validi funzionari dello Stato.
Ribadisco, anzi, che sono sempre stato contrario alla sua candidatura a sindaco considerandola un “grave vulnus” alla democrazia, in quanto non mi pare giusto che un commissario chiamato ad amministrare una città nell’interesse di tutti si candidi per una parte politica contro un’altra.
Inoltre non ho condiviso e l’ho criticata apertamente; alcune scelte politiche in materia di ex municipalizzate, per non parlare dell’indifferenza sul problema CIVIS o del rifiuto di dialogo con chi aveva opinioni diverse dalle sue.
Bologna è quella che è, una città consociativa ove il dissentire dal “politically correct” è considerato una pericolosa anomalia ma la cosa non mi tocca particolarmente.