Le parole di Bolognesi non meritano commenti e sono una offesa per le vittime del 2 agosto,confermando la strumentalità della ricorrenza ufficiale e lo scarso senso dello stato degli enti locali che, anche in questa occasione, si sono prestati ad un’opera di disinformazione e di puro utilizzo politico di quel doloroso evento.
Sarebbe stato auspicabile, inoltre, che gli oratori, invece che i soliti luoghi comuni ai quali siamo abituati da sempre e che forse rispondono a logiche di partito non certo alla ricerca della verità,si misurassero con gli elementi nuovi emersi dalle indagini e da vari autorevoli commentatori politici ed esperti del terrorismo, ma quando si e’ in presenza di logiche puramente politiche finalizzate agli obiettivi della sinistra bolognese e nazionale, non c’e da aspettarsi molto.
In ogni caso, proprio il senso di rispetto per le vittime del 2 agosto e la considerazione che nella nostra regione occorre un’ampia riflessione sul fenomeno della violenza politica ed eversiva, mi induce a porre all’attenzione dell’opinione pubblica le vittime della strage di San Benedetto Val di Sambro e pure coloro che, negli anni 1945-48, furono vittime della violenza di sinistra in un momento in cui il PCI voleva conquistare il potere e l’EMILIA ROMAGNA costituiva il banco di prova del cd. Socialismo Reale. A BOLOGNESI che si diletta ad offendere il governo, legittimamente eletto, senza porsi il problema degli atti di intolleranza degli anni passati, ed al sindaco MEROLA desidero ricordare che ancora oggi la sinistra rifiuta di FARE UNA ANALISI SERIA E OBIETTIVA SUI FATTI DEL DOPOGUERRA CHE INSANGUINARONO l’Emilia Romagna ed il rispetto ,lo ripeto, per le vittime del 2 agosto 1980 non può far dimenticare altre vittime “forse SCOMODE PER CERTA SINISTRA”.
On Fabio Garagnani
Parlamentare e coordinatore PdL Bologna