Condivido pienamente la decisione del Governo di delegare il prefetto di Bologna, che ne ha tutti i titoli, a rappresentarlo alla cerimonia commemorativa dell’anniversario del 2 agosto 1980; la partecipazione dell’esecutivo mi pare significativa attraverso il legittimo rappresentate del Governo medesimo nella città di Bologna ed auspico che, di fronte a questa rappresentanza istituzionale, non ci siano contestazioni o diatribe come purtroppo è accaduto negli anni scorsi ai vari Ministri presenti nella nostra città, fischiati ed impediti di parlare.
La scelta di basso profilo politico mi pare opportuna, per reagire alle strumentalizzazioni politiche poste in essere dalla sinistra in questi anni che hanno assunto sempre un violento tono anti- governativo, che nulla aveva a che fare con la doverosa, e sottolineo doverosa, solidarietà alle vittime ed ai loro parenti.
Se è vero che il doloroso attentato di 31 anni fa ferì in modo profondo la città di Bologna, provocando in ognuno di noi un sentimento di indignazione accompagnato all’esigenza di una ricerca della verità, è altrettanto vero che quella vicenda fu utilizzata dalla sinistra, in genere, per finalità politiche ben precise, cosa che tutti i commentatori di giornali mass media ed esponenti politici hanno nella stragrande maggioranza sempre condannato.
In presenza di fatti nuovi, che documentano da qualche anno in modo inoppugnabile, la possibilità di piste terroristiche ed eversive alternative a quella cosiddetta neofascista perseguita dalla sinistra ed da alcuni magistrati, sarebbe stato opportuno, e lo sarebbe ancora oggi, una maggiore prudenza nell’accostarsi a quei fatti con equilibrio, dal momento che la presenza a Bologna di terroristi internazionali con collegamenti con l’estremismo palestinese è data per certa da testimonianze precise, ma evidentemente l’allora PC e l’odierno PD ed i partiti del centro sinistra preferirono e preferiscono perseverare nella loro visione ideologica di quegli eventi, piuttosto che confrontarsi con le recenti indagini, per incolpare in modo diretto od indiretto i Governi che si sono succeduti da allora fino ad oggi, accumunando con falsi sospetti un’intera classe dirigente.
Non è così che si rende giustizia alle vittime, ma con una ricerca seria, faticosa e leale della verità che potrebbe portare a rimettere in discussione fatti finora considerati certi.
Ma dal’altra parte cosa aspettarsi da una sinistra che ancora oggi a Bologna ed in Emilia Romagna continua a negare la realtà del terrorismo di massa che insanguinò, negli anni 1945-48, le nostre terre per effetto delle uccisioni e atti di violenza posti in essere da esponenti della sinistra con la copertura dei vertici dell’allora PC ?
Le vittime sono tutte uguali, e nel momento in cui è doveroso ricordare con partecipazione e solidarietà ciò che accadde il 2 agosto 1980, mi pare altrettanto doveroso ricordare migliaia di scomparsi uccisi del terrore rosso nel periodo 1945-48, mai ricordati ufficialmente e sui quali si è esteso un colpevole velo di silenzio, senza per questo offendere i parenti delle vittime del 2 agosto.
On. Fabio Garagnani
Coordinatore cittadino PdL di Bologna