In pieno svolgimento della campagna elettorale rivolgo una domanda ai candidati nella lista del PDL, ai quali anche e soprattutto a nome dei miei elettori e di quanti, assicuro numerosi, mi hanno supportato nelle mie battaglie politiche, chiedo quali sono gli argomenti sui quali formuleranno il loro programma e la loro attenzione per il territorio che li ospita visto che la maggior parte di loro proviene da realtà diverse rispetto all’Emilia Romagna.
In particolare chiedo cosa pensano delle proposte di legge presentate dal sottoscritto in materia di cooperative, scuola, sanità e se eventualmente, nella loro autonomia, intendano sostenere e farsene carico nella loro attività parlamentare.
Faccio cenno alla mia proposta di legge sulla istituzione di un’autorità di vigilanza sull’attività delle cooperative che molto hanno perso del loro originale modello di integrazione mutualistica tra lavoratori lasciando il posto ad un interesse ben più ampio in vari settori a servizio spesso di una parte politica precisa.
I rapporti tra politica e sanità poi hanno effettivamente condizionato la gestione sanitaria bolognese e regionale (basta leggere le pagine dei giornali di questi giorni) causando spesso commistioni insane nelle nomine dei dirigenti amministrativi e, cosa ben più grave, nella selezione del personale medico a tutti i livelli, mortificando la professionalità stessa e la meritocrazia.
Infine, ma non per importanza, la scuola e la necessità di rendere omogeneo il quadro normativo in materia di diritto allo studio e di libertà di scelta del percorso educativo, la valorizzazione dell’identità culturale cristiana nella scuola e il compito dello Stato di stabilire le norme necessarie per assicurare che la disparità tra docente e allievo non si trasformi in prevaricazione intellettuale e morale, e che la funzione delicatissima dell’insegnamento sia svolta in modo da garantire un’uniformità di base nella preparazione culturale, tale da rispondere alle esigenze della società e non a personali interessi o ad arbitrarie preferenze di ciascun insegnante, cosa che nelle scuole emiliano romagnole è capitato spesso.
I candidati PDL pensano di portare avanti queste progetti politici culturali nell’interesse della popolazione che li eleggerà?