Il 19 agosto 1954 veniva meno a Borgo Valsugana Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio dal 1945 al 1953, figura esemplare di cattolico e patriota che seppe ricostruire con tenacia,rispetto della tradizione storica del nostro paese e nel contempo con fiducia nel futuro, un’Italia distrutta dalla guerra e divisa dall’odio e dalle contrapposizioni. Non è il caso in questa sede di illustrare l’operato del grande statista,ampiamente conosciuto ed ormai entrato a far parte del “Pantheon” dei padri della Patria, bensì evidenziare alcune scelte strategiche che hanno consentito all’Italia di raggiungere livelli di benessere mai conosciuti, e, nonostante questo, non riconosciuti dalla sinistra che si è’ sempre mostrata molto reticente nel riconoscere i meriti indiscutibili di De Gasperi.
In primo luogo mi preme sottolineare l’apporto da Lui dato alla vittoria del 18 APRILE 1948 che salvo’ l’Italia dal Comunismo e l’azione svolta nei mesi precedenti per definire e cementare un rapporto di amicizia sincera con gli Stati Uniti, al fine di ottenere quegli aiuti economici indispensabili per la sopravvivenza (perché di sopravvivenza si trattava) del nostro paese, fatto quest’ultimo duramente contrastato dall’allora PCI schierato sulle posizioni dell’URSS; che dire poi della scelta di favorire un’Europa Unita primo abbozzo dell’attuale, con la collaborazione di Adenauer e Schumann entrambi legati a De Gasperi da una profonda amicizia, determinata dalla comune avversione ai totalitarismi che avevano devastato il nostro continente. L’adesione dell’Italia al PATTO ATLANTICO duramente avversata dal PCI che sotto la guida di Togliatti scelse una linea di completo asservimento agli interessi dell’URSS, fu un’altra svolta storicamente importante che salvo’ la democrazia nel nostro paese. Infine, in un momento in cui si parla di ingovernabilità e di riforme elettorali urgenti per dare stabilita’ all’Italia, risulta sempre più preveggente la scelta di De Gasperi di favorire una nuova LEGGE ELETTORALE che, con il raggiungimento del 50 per cento più uno dei voti dava alla coalizione vincente un margine di maggioranza sicuro per governare, legge non decollata per pochi migliaia di voti mancati ed a torto chiamata “legge truffa” della quale si avverte 60 anni dopo la mancanza. Credo che non occorrano altre parole per illustrare i meriti di De Gasperi,che scontò con il carcere e anni di emarginazione (per sua fortuna sopravvisse grazie al lavoro di archivista in Vaticano), la sua opposizione al Fascismo; occorre però dire che in tutto questo la sinistra di allora non ebbe parte anzi ostacolò in ogni modo l’azione politica dello statista Trentino attraverso la denigrazione sistematica e l’avversione costante ed ancora oggi l’attuale PD per non parlare dell’estrema sinistra stentano o si rifiutano di riconoscere i meriti immensi di De Gasperi ma di fronte alla storia il VINCITORE e’ solo lui mentre i vari TOGLIATTI, Nenni sono non solo perdenti ma “colpevoli conniventi”. Quando vedo nella nostra Bologna e nel resto d’Italia strade intitolate a Togliatti mi viene da rabbrividire!! Ma del resto basta leggere certi manuali di storia ad uso delle scuole superiori !!!! Ma alla lunga la grandezza morale e la capacità politica hanno la meglio su ogni ideologia.