Concordo con un sentimento diffuso nell’opinione pubblica Bolognese, secondo la quale la giunta Merola sta facendo l’impossibile per rendere ancora più difficile la situazione economica della nostra città. La tassa di soggiorno, a mio parere, non è sbagliata in se ma presuppone una vocazione turistica “particolare” che a Bologna manca a differenza di Roma, Firenze, Milano, città nelle quali l’afflusso di visitatori costituisce quasi la loro ragione d’essere a patto che il comune fornisca quei servizi indispensabili per giustificare la tassa di soggiorno.
Nel caso di Bologna, poi, la giunta attuale come le precedenti, non ha mai fatto una vera e propria politica turistica atta a valorizzare le bellezze artistiche della nostra città come i famosi PORTICI, Piazza Maggiore, S. Stefano, etc. che opportunamente valorizzati e sponsorizzati avrebbero potuto costituire un formidabile indotto per l’economia cittadina. Ci si è accontentati della Fiera dimenticandosi di altri aspetti strettamente collegati con quello fieristico ed i risultati sono purtroppo evidenti! Bologna “città d’arte” come altre realtà più piccole della nostra che hanno saputo valorizzare scambi culturali con importanti musei europei, è destinata a rimanere un sogno? E allora si ricorre a questa tassa iniqua, perché PRIVA DELLE CONDIZIONI CHE POTREBBERO GIUSTIFICARLA aggravando ulteriormente gli oneri di quelle categorie già sottoposte a pesanti restrizioni ed allontanando i potenziali visitatori.
Esiste una reale emergenza nella nostra città, della quale gli amministratori sembrano non accorgersi.
Onorevole Fabio Garagnani, deputato PDL Bologna