Di fronte alle titubanze della Regione ed alle dichiarazioni di buona volontà – per ora solo buona volontà – del Governo, ho chiesto di inserire all’ordine del giorno della prima assemblea parlamentare dopo la pausa estiva una mozione che, stante il permanere delle difficoltà enormi delle popolazioni colpite dal terremoto, impegni il Governo nel più breve tempo possibile ad una iniziativa concreta per il rinvio degli obblighi fiscali delle imprese e dei cittadini, comunque colpiti dal sisma, superando difficoltà burocratiche od inspiegabili e colpevoli incertezze della Agenzia delle Entrate che in un momento particolare come questo dovrebbe andare oltre a logiche burocratiche totalmente inutili.
Conseguentemente oggi stesso ho depositato alla Camera la mozione che, se approvata, vincolerà il Governo nel senso suindicato chiedendo l’adesione di tutti i parlamentari della regione. E’ di intuitiva evidenza infatti che la ripresa economica di un territorio non può essere vincolata all’impossibile pagamento di onerosi tributi, in presenza di circostanze che consentono a malapena la sopravvivenza, tali da giustificare, in casi estremi come questo, a parere del sottoscritto, un’obiezione fiscale.
In una successiva lettera indirizzata alla commissione di vigilanza radio televisiva ho sollecitato gli organi competenti a correggere l’informazione data dai telegiornali nei quali si parla di sisma nelle sole provincie di Ferrara e Modena senza citare Bologna che ha visto colpiti numerosi comuni fra cui Crevalcore letteralmente devastata, Pieve di Cento (GRAVEMENTE LESIONATA), Galliera, Sant’Agata e San Giovanni in Persiceto, comuni nei quali l’incidenza del terremoto si è fatta sentire con intensità diversa da altri (Crevalcore e Pieve di Cento) ma sempre significativa, per favorire un’informazione corretta e di conseguenti interventi rispondenti alle reali necessità delle popolazioni.
On. Fabio Garagnani, deputato Pdl Bologna