Il sottoscritto on. Fabio Garagnani interpella il Governo per sapere – premesso:
Si fa riferimento all’articolo apparso in data odierna (17.07.2012) sul quotidiano AVVENIRE dal titolo “Il grido delle scuole paritarie: rischiamo la chiusura” e a numerosi atti di sindacato ispettivo presentati dal sottoscritto in date diverse;
la situazione delle scuole paritarie risulta drammatica e a rischio chiusura dopo il taglio di circa il 50% dei finanziamenti nel 2013 previsto dal provvedimento di revisione della spesa pubblica; un pericolo per la collettività stante la funzione fondamentale che la medesima concorre a svolgere insieme alla scuola statale nel fornire alle famiglie un pluralismo educativo che consente agli studenti e ai loro genitori la possibilità di scegliere il percorso educativo più consono ai loro ideali ;
la legge 10 marzo 2000 n. 62, in attuazione dell’articolo 33 della Costituzione ha sancito le condizioni per il riconoscimento della parità scolastica tra le scuole statali e le scuole non statali e della funzione pubblica svolta a pieno titolo da queste ultime, nell’ambito del sistema nazionale di istruzione, facendo parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione e svolgendo a tutti gli effetti e con indubbio merito, un servizio pubblico;
si riconosce altresì il ruolo di integrazione, in molti casi soprattutto al livello di scuola primaria e dell’infanzia, rispetto al servizio prestato dalle istituzioni statali e il certificato risparmio di circa 6 miliardi di euro ogni anno che questo comparto dell’istruzione consente alle casse dello Stato;
la realizzazione della parità scolastica rappresenta il riconoscimento del fondamentale diritto delle famiglie di scegliere il tipo di istruzione da impartire ai loro figli e la piena libertà di scelta senza aggravi di spesa;
in questo particolare momento di crisi economica le risorse destinate all’istruzione sono il primo e più grande investimento per la ripresa e quindi appare contradditorio e controproducente il pesantissimo taglio previsto nei confronti della istruzione non statale;
chiede al Governo
di rivedere quanto deciso nel provvedimento di revisione della spesa pubblica adottando tempestivamente iniziative di carattere normativo per ripristinare con la massima urgenza e certezza il fondo storico annuale di 530 milioni di euro a favore delle scuole paritarie, o destinare un adeguato importo della quota dell’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche attribuita alla diretta gestione statale al finanziamento di misure dirette a sostenere l’attività didattica ed educativa e il funzionamento delle scuole paritarie allo scopo di assicurare , nell’attuale momento di grave difficoltà, adeguate risorse economiche per garantire la continuità della funzione da essa svolta, nell’ottica del pluralismo educativo, nell’ambito del sistema nazionale di istruzione.