Il sottoscritto on. Fabio Garagnani interpella il Governo per sapere – premesso:
che la situazione economica e produttiva presenta condizioni di grande difficoltà che rischiano di compromettere la tenuta sociale nel Paese;
che il tessuto produttivo è costituito nel nostro Paese soprattutto da PMI che rappresentano il 95% della base produttiva complessiva; richiamata la legge 11 novembre 2011 numero 180 recante “norme per la tutela della libertà di impresa”. “Statuto delle Imprese”;
che la rappresentanza delle PMI fa capo ad una pluralità di associazioni, e che l’art. 4 comma 1 della citata legge, stabilisce quali criteri per l’individuazione della maggiore rappresentatività riferita alle Associazioni di categoria rappresentate in almeno 5 CCIAA ovvero nel CNEL;
che ai sensi dell’art. 6 della citata legge “lo Stato, le Regioni, gli Enti locali e gli Enti pubblici sono tenuti a valutare l’impatto delle iniziative legislative e regolamentari, anche di natura fiscale sulle imprese, prima della loro adozione”;
che gli enti sopra citati debbono prevedere e regolamentare il ricorso alla consultazione delle Organizzazioni maggiormente rappresentative delle imprese prima dell’approvazione dei provvedimenti in fase di emanazione;
richiamata la legge recante “disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” ed in particolare i riferimenti alle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale quali interlocutori riconosciuti idonei a tutelare gli interessi delle imprese e dei lavoratori in un quadro di relazioni atte a stabilire un dialogo sociale compiuto, consapevole e rappresentativo;
tutto ciò premesso e considerato chiede al Governo :
di conoscere le ragioni per le quali nell’ambito delle consultazioni previste dalle disposizioni di legge così come richiesto dalla citata legge 180/2011 viene attuata una discriminazione fra le organizzazioni datoriali escludendo talune confederazioni che pure sono “maggiormente rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale”;
quali modalità ha inteso attivare per assolvere all’obbligo di consultazione delle parti sociali e delle associazioni di categoria in particolare di cui all’art. 6 comma 5 della citata legge 180/2011;
quali iniziative abbia attivato per dare attuazione all’art.18 “legge annuale per le micro, le piccole e le medie imprese” della citata legge 180/2011 laddove viene stabilito che entro il 30 giugno di ogni anno il Governo presenta alle Camere un disegno di legge annuale per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese volto a definire gli interventi in materia per l’anno successivo, su proposta del Ministro dello Sviluppo Economico, sentita la Conferenza Unificata di cui all’art.8 del d.lgs. 281/1997 e successive modifiche;
quali iniziative ha avviato per rendere efficace il principio di libertà di associazione previsto dalla citta legge 180/2011.
On. Fabio Garagnani, deputato Pdl Bologna