Facendo riferimento ad una mia lettera indirizzata al Presidente della commissione d’inchiesta sugli errori in campo sanitario, della quale si sono fatti interpreti i parlamentari del PDL componenti della medesima, l’ufficio di presidenza della commissione ha deciso di compiere una visita a Bologna, cosa che rientra nelle proprie competenze, peraltro espletate già in alcune regioni d’Italia, per verificare la situazione del sistema sanitario bolognese.
Nella missiva ho sottolineato che non intendo generalizzare o denigrare aprioristicamente il sistema ospedaliero bolognese che pure ha molte punte di eccellenza, ma mi preme far accertare che vi sia l’effettiva copertura dei bisogni sanitari (in parte inevasi) della città di Bologna e la piena indipendenza da condizionamenti politici-istituzionali; in particolare ho evidenziato la delicata situazione dell’ospedale Maggiore, le problematiche del S. Orsola-Malpighi collegate al rapporto policlinico universitario e regione, la selezione del personale dirigente medico, il rapporto fra politica e sanità e l’anomala situazione del Bellaria, in teoria I.R.C.C.S. per le neuro scienze dal futuro alquanto incerto.
Intendo precisare che, evitando strumentalizzazioni improprie, l’attenzione è rivolta a trovare un rimedio alle notevoli disfunzioni organizzative presenti nei vari presidi ospedalieri, in cui anche recentemente si sono verificati alcuni casi eclatanti peraltro descritti sulla stampa locale e che sono oggetto di indagine da parte della Magistratura.
Come esempio si citano alcune disfunzioni per quanto riguarda l’ospedale Maggiore, l’occupazione inadeguata dei posti letto, l’utilizzo improprio dei posti letto e il conseguente ricovero in reparti diversi da quello in cui il paziente dovrebbe essere destinato (vedi chirurgia) che ha determinato una sottoutilizzazione delle sale operatorie per la mancanza di posti letto chirurgici destinati ai pazienti in attesa di intervento, con la diretta conseguenza dell’allungamento delle liste di attesa, la delicata situazione del reparto di gastroenterologia e molte altre.
Come parlamentare bolognese esprimo pertanto soddisfazione per la decisione presa dall’ufficio di presidenza della commissione e ritengo di avere fatto il mio dovere nell’interesse della città e dei bolognesi, il tutto con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e scoprire eventuali zone d’ombra.
On. Fabio Garagnani, deputato Pdl Bologna