Il sottoscritto on. Fabio Garagnani interroga il Governo per sapere premesso:
che la lotta all’evasione sia un compito primario dello Stato ed il pagamento delle tasse sia un dovere morale prima che civico è un principio assoluto che tutti i cittadini debbono condividere, alla condizione però che le istituzioni si comportino nei confronti dei contribuenti con criteri di correttezza , giustizia e trasparenza.
In questo senso le dichiarazioni del Sindaco di Bologna e di dirigenti del comune medesimo costituiscono una nota stonata, in quanto nel momento in cui chiedono l’accesso ai dati bancari ed in generale a notizie riservate del cittadino, prescindono completamente dalla situazione bolognese e dal clima IDEOLOGICO DA CACCIA ALLE STREGHE che da sempre imperversa nella nostra città o dai trattamenti di favore riservati in questi anni ad es. alle coop.ROSSE o a varie iniziative legate comunque alla sinistra sia per quanto concerne la gestione di determinati eventi, sia per la locazione di gran lunga inferiore ai prezzi di mercato di numerosi immobili comunali (sarebbe interessante verificare le modalità di gestione delle feste dell’UNITA’ in questi anni e le mancate sanzioni per le auto in sosta irregolare).
Come e’stato detto autorevolmente in queste ore “uno stato di polizia tributaria” non e ‘sicuramente l’ideale e paralizzerebbe, a mio modo di vedere, ogni iniziativa per timore di “vendette politiche o personali”, vendette politiche che nel caso di Bologna non sarebbero poi cosi lontano dalla realtà, stante il persistente condizionamento politico ideologico ed il clima di invidia sociale alimentato dalla sinistra, sempre presente in città;
la possibilità che funzionari comunali su determinati imput politici INDAGHINO SUI CONTI BANCARI DEI CITTADINI, provocando tensioni evidenti, soprattutto a Bologna, spaventa stante la situazione dell’attuale gruppo dirigente che, a mio avviso, non ha la maturità o la sufficiente COSCIENZA CIVICA per esercitare determinati compiti finora riservati allo Stato, ovviamente non si intende generalizzare in quanto ci sono ottimi dirigenti imparziali, ma la logica “politica spesso settaria” che si riconosce anche in altre realtà di segno opposto, rischia di aggravare i problemi che si vogliono risolvere e tutto questo, sia ben chiaro non ha nulla a che fare con la lotta all’evasione che se improntata a criteri di giustizia si condivide in pieno.
Si chiede
Che il Governo, con i mezzi suoi propri, stabilisca precisi paletti sui poteri dei Comuni a garanzia di quella libertà che non è evasione fiscale ma garanzia di tutela nei confronti dell’arbitrio.
On. Fabio Garagnani