Caro Presidente,
prendendo spunto dalle recenti notizie che ,a proposito di CIVIS, evidenzierebbero ulteriori gravi elementi a carico di IRIBUS ed in particolare confermerebbero un quadro estremamente preoccupante di tutte le fasi concernenti l’infrastruttura, chiedo la convocazione della commissione per discutere di una vicenda che non riguarda la sola Bologna, ma chiama in causa responsabilità di privati, degli enti locali ai vari livelli ed, a titolo ovviamente diverso, anche del Ministero e dei suoi dirigenti ,che come ho esposto in una recente interpellanza, potrebbero avere la responsabilità di omessa vigilanza su quanto accaduto.
Stante una certa lentezza nelle risposte ai miei rilievi, non so se dovuta a normale iter seguito dal sindacato ispettivo della Camera (sono numerose le interpellanze),o invece ad una voluta trascuratezza per una vicenda che ha troppe implicazioni oscure non facilmente decifrabili,e che ha sconvolto “in tutti i sensi” la città di Bologna, ribadisco la opportunità di una INCHIESTA MINISTERIALE o NORMALE INDAGINE per chiarire, fra le altre cose, la responsabilità degli enti locali e delle varie giunte comunali succedutesi nel tempo, l’atteggiamento complessivo dei dirigenti del Ministero,(la cui correttezza formale ed istituzionale non intendo contestare), le eventuali pressioni ricevute , i loro rapporti con gli enti locali bolognesi ed il silenzio mantenuto nonostante i numerosi avvertimenti “istituzionali”e non pervenuti.
Come cittadino e parlamentare, mi sento offeso da tutto ciò.
Senza fare processi alle intenzioni, non mi sono mai sembrate sufficienti le risposte improntate ad un presunto rispetto delle competenze della Regione e del comune di Bologna, dal momento che i fatti riscontrati chiamavano e chiamano in causa in primis l’intervento del MINISTERO e dello STATO, come parte lesa in questa vicenda, che richiederebbe, oltre verifiche precise da parte dello stato,ed eventuali azioni legali, un blocco dei finanziamenti ed, al riguardo, l’inchiesta avviata dalla magistratura merita una qualche precisa risposta da parte del ministero,non un silenzio, che se mantenuto, rischia di apparire indiretta complicità od offesa verso la città di Bologna, pur in presenza,lo riconosco,di una legislazione che impone allo stato dei limiti nei rapporti con le regioni, ma di fronte a certi fatti occorre reagire con fermezza, senza abdicare ai ruoli.
La risoluzione ho deciso di presentare, intende pertanto superare gli ostacoli di natura burocratica e forse politica finora frapposti alla ricerca della verità, ed obbligare il Governo ad una RISPOSTA NETTA su quanto accaduto per gli inevitabili atti conseguenti.
Sicuro della tua comprensione, ti saluto con viva cordialità.
On. Fabio Garagnani
Parlamentare e coordinatore PdL Bologna