Indubbiamente i fatti di cronaca di cui i mass media ci danno notizia compresa oggi la vicenda concernente il presidente della commissione bilancio del Senato ed il continuo deflagrare di mafia capitale, per non parlare del campo profughi di Mineo, pongono il problema di un rapporto anomalo e delittuoso fra settori della politica e la malavita e le indagini della magistratura sono giuste e doverose; nel caso di accuse comprovate le sanzioni debbono essere molto severe, senza indulgenze nei confronti di qualcuno per non alimentare ulteriormente un clima diffuso di disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Detto questo, mi preme però rilevare l’anomalia molto diffusa negli organi di stampa, di evidenziare come contraltare ed esempio opposto di quanto sopra la figura di Enrico Berlinguer e la sua famosa questione morale; nulla da dire sulla sua vita personale ma molto in merito ai suoi silenzi sul ruolo “spesso anomalo e fuori controllo” delle cooperative rosse, sul monopolio esercitato dalle medesime in varie regioni e soprattutto sui colpevoli silenzi concernenti i FINANZIAMENTI OCCULTI al PCI di cui era segretario, da parte dell’URSS paese nemico dell’Italia. Si potrebbe proprio parlare di vero e proprio TRADIMENTO verso la Patria dal momento che l’Italia faceva parte allora come oggi della NATO di cui l’Unione Sovietica di Breznev era acerrima avversaria. Non accetto lezioni di morale da chi nella sua storia ha complottato di fatto contro il proprio paese, e mi riferisco a tanti ex comunisti italiani per i quali il comunismo non è mai esistito e che non hanno mai fatto autocritica delle loro appartenenze.