Al di la di certe forzature propagandistiche la vicenda del campo Rom nel comune di Bologna, sovvenzionato in tutto (luce, gas e acqua) dall’amministrazione locale, pone il problema in un momento difficile come l’attuale per tanti cittadini, delle priorità che la giunta deve darsi e delle regole elementari che tutti, i Rom in primis debbono rispettare. La sinistra bolognese ha dato dimostrazione del suo furore ideologico parlando di razzismo, di intolleranza, di omofobia, ma gli intolleranti sono proprio loro che non rinunciano a pregiudiziali ideologiche fuori da ogni logica elementare e sono rimasti ancorati ad un concetto di solidarietà del tutto superato. Chissà che cosa pensano i tanti pensionati che faticano ad arrivare a fine mese e non riescono a pagare le bollette di fronte ad indulgenze inammissibili da parte del comune. Sia ben chiaro il rispetto delle persone e della libertà di circolazione non c’entra nulla con il rispetto rigoroso della legge e l’uguaglianza dei cittadini di fronte agli interventi comunali ma la sinistra bolognese, renziana o meno, rimane abbarbicata a vecchie ideologie (basta verificare le dichiarazioni di alcuni presidenti di Quartiere).