Prosegue nel silenzio l’eliminazione dei corcefissi dalle scuole pubbliche bolognesi

Con l’inizio dell’anno scolastico, diversi genitori della Provincia di Bologna, mi hanno segnalato il fatto che, nonostante precise direttive del Ministero e della direzione regionale scolastica dell’Emilia-Romagna, in molte classi delle scuole primarie non e’ affisso il crocefisso; in una lettera al direttore regionale scolastico e facendo presente le mi precedenti iniziative alle quali ha sempre risposto il Ministro della pubblica istruzione, ho sollecitato provvedimenti chiari al riguardo ed iniziative conseguenti) presso i dirigenti scolastici dell’Emilia Romagna. Rilevo che in un momento diffuso e preoccupante di indifferentismo e d’innanzi a nuovi e vecchi fondamentalismi, la difesa della identità culturale e spirituale del nostro popolo ed in primis delle giovani generazioni, rappresentata dal crocefisso, COME RICONOSCIUTO DALLA CORTE EUROPEA E COSTITUZIONALE è un segno distintivo della nostra identità nazionale ed europea. Per citare un caso concreto, avvenuto anche esso all’inizio del precedente anno scolastico, basta ricordare la rimozione del Crocefisso alle Bombicci di Bologna, in una prima classe, che faceva seguito tra l’altro a precedenti rimozioni, senza che il dirigente scolastico abbia posto in essere un qualche intervento, nonostante la normativa in vigore e sottolineo in VIGORE,confermata da una  sentenza del TAR DEL VENETO abbia confermato la validità nelle scuole di quel simbolo, emblematico della nostra storia ed identità. Nel silenzio generale, i Crocefissi furono tolti in questi anni da altre scuole bolognesi in nome di una presunta laicità che non è altro che puro anticlericalismo e abbandono delle nostre radici culturali e spirituali in favore di un multiculturalismo fine anse stesso. Quando avvengono casi di rimozione di crocefissi da luoghi pubblici o, come in questo caso da aule scolastiche, si assiste ad un rimpallo di responsabilità da parte di chi dovrebbe intervenire e non può essere consentito a singoli insegnanti di disattendere le indicazioni della legge. Ho già inoltrato una lettera al Ministro della pubblica istruzione, basandomi anche sulle interpellanze presentate da Deputato nel corso della mia attività parlamentare, ed alle quali tutti i ministri succedutisi in questi anni hanno risposto positivamente indicando nel Crocefisso “non solo un simbolo per i credenti, ma anche un segno emblematico della nostra tradizione culturale ed identità. A questo punto chiedo che la legge sia rispettata e che i genitori non si facciano intimidire da pressioni di certi insegnanti o dirigenti scolastici che dovrebbero fare puramente e semplicemente il loro dovere! E poi, si dice che la scuola bolognese non è politicizzata! Anche questo,anzi soprattutto questo è un problema di libertà oltre che di civiltà e rispetto.