Elezioni Europee: un’occasione per riscoprire le nostre radici culturali

Elezioni-Europee-2014Le prossime elezioni europee saranno veramente lo spartiacque fra chi vuole un’Europa ancorata ad una concezione economicistica dei rapporti sociali, basata su puri dati tecnici indicati dalle borse e da chi si muove alla loro ombra, e chi desidera una vera integrazione dei popoli in nome della COMUNE CIVILTÀ CRISTIANA che ha forgiato il continente e ne ha determinato la storia. Questo è il vero punto dirimente soprattutto dopo il crollo del comunismo e l’ansia dei nuovi stati sorti dalla disgregazione dell’URSS alla ricerca di un approdo soprattutto in questo momento di rinnovato imperialismo della Russia di Putin (la mia solidarietà all’Ucraina in questo frangente delicato rimane forte). In questa sede non intendo soffermarmi tanto su problemi economici sottolineati dai mass media con una certa frequenza, e pur valutando l’urgenza di trovare un qualche rimedio alla disoccupazione giovanile, vera e propria emergenza e dramma per tutti noi, e di trovare un punto di equilibrio fra contenimento della spesa pubblica dei vari stati e sviluppo, ritengo opportuno soffermare l’attenzione dei miei amici  sulla necessità che l’Europa anche di fronte all’ondata migratoria senza precedenti, recuperi e difenda la propria tradizione culturale cristiana senza cedimenti o fraintendimenti. Rispetto a certe teorie provenienti dall’area protestante del Nord, improntate a falsa tolleranza o vera e propria negazione della nostra storia ed al ribaltamento di quei “valori etici fondamentali” presupposto della nostra civiltà, dobbiamo reagire con fermezza ricollegandoci alle idee dei padri fondatori del nostro continente, De Gasperi, Adenauer, Schuman che sulle rovine della seconda guerra mondiale elaborarono alcune idee forti valide ancora oggi. La stessa santificazione domenica 27 aprile di due Pontefici che in contesti diversi hanno fatto la storia d’Europa, richiamandola “alla riscoperta delle proprie radici” costituisce un ulteriore elemento di riflessione. Coraggio dunque e chiarezza, il PPE pur con molte ombre, rimane ancora un punto di riferimento essenziale in Europa per chi vuole evitarne la disgregazione a fronte di un Partito socialista sostanzialmente indifferente ai valori ed ancorato a dottrine stataliste che hanno fatto il loro tempo.