La segnalazione della Guardia di finanza provinciale alla Corte dei Conti che contesta altri 48 milioni di danno causati dai lavori per il Civis, fa emergere la validità dei miei esposti presentati in tempi non sospetti alla stessa Corte e delle numerose interpellanze parlamentari che presentai quando ero in parlamento dove segnalavo il degrado causato alla viabilità bolognese con la distruzione di tratti stradali e la creazione di inutili pensiline che ancora oggi rendono molto difficoltoso il traffico urbano; ed evidenziai le responsabilità delle varie giunte comunali e dei vertici ATC per una infrastruttura che partita male è finita anche peggio, sospesa dopo avere provocato danni notevoli alla città di Bologna, a numerosi settori della popolazione ed al centro storico medievale, il tutto emblema di una cattiva gestione delle risorse. Come sopracitato rilevo che su questo argomento ho presentato alla Corte dei Conti due esposti l’uno il 18-11-2011 l’altro il 25-03-2013 del quale, nel seguente comunicato, si riportano alcuni contenuti. Negli esposti che ho presentato alla Corte dei Conti domandavo la richiesta di valutazione che riguardavano ”danni erariali causati alla collettività per le mancate verifiche, i ritardi e l’omessa vigilanza nelle procedure seguite che hanno causato gravi problemi alla città e al centro storico” e inoltre aggiungevo ” soprattutto hanno dilapidato il denaro dei contribuenti per le spese rivelatesi sbagliate assunte dagli enti locali, le quali si sono dimostrate problematiche fin dal momento della predisposizione della procedura di evidenza pubblica e assolutamente non rispondenti al progetto iniziale, nonostante le numerose denunce susseguitesi nel tempo da parte degli addetti al settore e dei tecnici di Atc, per non parlare dei danni subiti dagli operatori economici per un progetto che è stato bloccato”. In entrambi i miei esposti sostenevo l’importanza che ” la Corte dei Conti valuti eventuali danni erariali provocati dagli enti preposti all’adozione, progettazione ed esecuzione dell’opera pubblica Civis”. Inoltre porterò la vicenda all’attenzione dei parlamentari emiliano-romagnoli affinchè intervengano per continuare a fare luce sulla vicenda.