Lettera aperta a Paolo Mieli

Paolo MieliEgregio dr. Mieli, colgo l’occasione di questa mia mail per complimentarmi innanzitutto per le riflessioni critiche da lei esposte nel suo libro “I conti con la storia” ed in genere per la sua attività di scrittore attento a ciò  che realmente è accaduto nei decenni e secoli passati, evitando strumentalizzazioni e forzature ideologiche. In secondo luogo mi permetto di invitarla a continuare la sua indagine “approfondendo” pagine della storia moderna e medioevale sulle quali la verità è stata spesso travisata in nome della ragion di stato o ideologica come ad es tutta la vicenda risorgimentale da Lei già trattata. In questo contesto sarebbe opportuna una riflessione sulla laicizzazione dello stato unitario, con le soppressioni dei conventi e la confisca del patrimonio ecclesiastico per non parlare “dell’opera dei congressi ” e dell’opposizione cattolica tratteggiati molto bene da Spadolini e De Rosa ma rimasti estranei al “grosso pubblico” ed agli studenti delle scuole superiori; sottoposti questi ultimi a forme di indottrinamento o a letture parzialissime degli eventi più significativi della Storia Patria, che, per essere ben compresa necessità di un confronto sereno ed oggettivo fra impostazioni culturali diverse, mentre finora solamente quella liberale, azionista e marxista sono state prevalenti. Ci sarebbe tanto da dire su altre epoche e personaggi della storia, ad es la Riforma e controriforma, il “vero ruolo dell’Inquisizione”, la soppressione dei Gesuiti etc, Le Crociate, ma intendo fermarmi qui e ringraziarla per l’attenzione, auspicando altri volumi dei “Conti con la Storia” nell’interesse della verità e oggettività.

Cordialmente Fabio Garagnani