Ordine pubblico a Bologna

Il Governo deve inserire Bologna nelle città a “rischio” per effetto delle ripetute minacce all’ordine pubblico quotidianamente poste in essere o da minoranze estremiste “no global” (vedi l’episodio di violenza nei confronti di alcuni consiglieri comunali di qualche giorno fa) e, non ultimo, i volantini Islamici trovati in un luogo di vendita gestito da mussulmani. Questo è il contenuto di una interrogazione presentata al ministro dell’interno per verificare La SITUAZIONE COMPLESSIVA DELL’ORDINE PUBBLICO A BOLOGNA negli ultimi 10 anni, tenendo conto dei precedenti atti eversivi che hanno sconvolto la nostra città anche in riferìmento all’anniversario del 2 AGOSTO. Nella suddetta interrogazione, ripercorrendo le polemiche strumentali sulla strage di Ustica, i precedenti attentati fra cui quello emblematico al treno presso S.Benedetto Val di Sambro, ho sottolineato il clima di permanente IDEOLOGIZZAZIONE di BOLOGNA con ripercussioni sulla convivenza civile della città, anche per effetto di una sinistra extraparlamentare collegata per certi aspetti politici con la maggioranza di Palazzo D’ACCURSIO e non troppo sollecita a prendere nettamente le distanze da certi atti di intolleranza. Ovviamente senza fare di ogni Erba un fascio, è indubbio che un certo estremismo di marca islamica può trovare un “clima compiacente” in settori della sinistra estrema da sempre presenti a Bologna.