Lettera aperta al nuovo ministro della sanità

Carissima Beatrice, innanzitutto desidero congratularmi per la tua recente nomina a ministro della sanità,e nel contempo segnalarti senza presunzione alcuna, determinate proposte di legge concernenti la materia del tuo dicastero, che ho seguito negli anni scorsi sia come parlamentare che come consigliere regionale dell’Emilia Romagna. In particolare mi preme sottolineare la necessità che in un qualche modo” lo stato si RIAPPROPRI in nome dei livelli essenziali di assistenza validi per tutto il territorio nazionale”di alcune competenze demandate alle regioni che non riescono a garantire in modo omogeneo adeguato sostegno ai ceti più bisognosi e soprattutto per quanto riguarda la mia regione sono caratterizzate da un alto livello di”politicizzazione” che non sempre garantisce al paziente ed al medico la fruizione di diritti essenziali. Da tempo seguo le vicende di un numero significativo di medici altamente qualificati e ti posso garantire che la mancanza di rapporti con il livello politico locale o l’adesione al sistema di potere della sinistra li ha penalizzati notevolmente spingendomi non solo a presentare interpellanze ai governi delle precedenti legislature ma anche ESPOSTI alla magistratura bolognese.In conclusione a mio modo di vedere,pur tenendo conto della situazione politica “particolare” i punti principali sui quali si dovrebbe articolare un’azione di governo sono i seguenti:
1)Maggiore coordinamento delle regioni con il governo centrale per quanto riguarda settori particolari del l’assistenza sanitaria al fine di garantirne un’applicazione uniforme in tutto il paese e “allocazione delle risorse” che debbono essere distribuite secondo controlli e parametri certi
2)pur tenendo conto dell’attuale normativa in materia di organizzazione(competenza regionale)occorre dare maggiore”AUTONOMIA” ai Policlinici Universitari che debbono avere responsabilità precise nella nomina dei DIRETTORI delle Aziende Universitarie. 3)occorrono maggiori controlli nella SELEZIONE del personale medico in generale e soprattutto a livello dirigenziale,sia per quanto concerne i titoli(pubblicazioni comprese e l’esperienza maturata) sia nella composizione delle”commissioni giudicatrici” 4)per quanto riguarda l’ambito psichiatrico,mi pare opportuna una modifica significativa della legge “Basaglia”ed una migliore definizione dei TSO(oggetto di una mia proposta di legge).
Ti ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrai dedicare a queste mie riflessioni, confermandoti la mia amicizia e disponibilità’.

Fabio Garagnani