Fuori la Magistratura dalla campagna elettorale

terzieta_giudiciQualunque osservatore attento della politica ed obiettivo, non può non osservare con preoccupazione l’irrompere a “gamba tesa” della magistratura nella competizione elettorale ed, al di là delle tesi del presidente dei magistrati (ANM), le sentenze o il rinvio a giudizio potevano tranquillamente essere rinviate a dopo le elezioni, senza alcuna alterazione dello stato di diritto.
I fatti parlano chiaro e dicono che si è voluta colpire solo una parte politica ed in particolare il centrodestra!
L ‘immaturità della sinistra a governare l’Italia si evince anche dalla volontà di NON AFFRONTARE la riforma della giustizia, non per alterare il doveroso controllo di legalità ma per ripristinare l’equilibrio fra i poteri dello Stato, garantito dalla Costituzione ed alterato dall’invasione di competenze della magistratura nei confronti di altri poteri dello Stato. Questa è  la vera emergenza istituzionale che ha la priorità su tutte le altre. Non si tratta certo di far assolvere delinquenti o politici corrotti,(per quanto mi concerne ogni misura atta a garantire la trasparenza nei rapporti fra politica e società e’ doverosa, come pure sanzioni precise e basate su riscontri oggettivi) ma  di dare al cittadino la certezza di essere giudicato da giudici imparziali non condizionati da logiche politiche o di appartenenza.
Ecco perchè torna di assoluta attualità la mia proposta di legge sulla ineleggibilità dei magistrati che mi auguro venga al più presto riesaminata e portata in Parlamento.