Le tematiche nazionali non devono togliere spazio ai problemi locali

È evidente a tutti che in elezioni politiche come le prossime, le tematiche nazionali dovranno essere prioritarie, stante la complessità dei problemi che il nuovo governo dovrà affrontare, ma l’incidenza delle tematiche locali strettamente collegate alla dimensione nazionale non può essere sottovalutata da candidati eletti in Emilia Romagna anche se provenienti da altre realtà. E’questo il senso del l’appello che ho rivolto ai parlamentari del PDL perché si facciano carico delle esigenze del nostro elettorato e di gran parte dell’opinione pubblica Regionale,sempre più insofferente di un sistema di potere della sinistra che condiziona tutto e tutti limitando di fatto ogni libertà da quella economica a quella sociale e culturale. In questo contesto ribadisco la necessità di una analisi seria del sistema cooperativo e delle sue connessioni con altre realtà economiche ed istituzionali,e pur non pretendendo iniziative analoghe a quelle adottate dal sottoscritto fino a poche settimane fa,mi aspetto un ATTEGGIAMENTO CONSEGUENTE ED ATTENTO da parte di chi dovrebbe essere alternativo alla sinistra a Roma come in Emilia Romagna, in questa richiesta confortato dal consenso di tanti amici del centrodestra, desiderosi di rappresentanti nazionali decisi a far valere in parlamento e nel governo le ragioni di quella parte della società emiliano romagnola non omologata al sistema di potere delle sinistre. Insisto su questo punto,auspicando dai colleghi della lista PDL risposte ed impegni precisi.

Venendo all’associazione che sto costituendo si occuperà prevalentemente di problematiche culturali in senso lato e sociali, con particolare attenzione al disagio sociale ed economico; in questo senso verificheremo le profonde anomalie del comparto sanitario e certi atteggiamenti di arroganza e di politizzazione che pure dovrebbero essere assenti in un settore delicato come quello sanitario. Inviteremo tutti i cittadini colpiti dalla mala sanità a denunciare fatti particolarmente riprovevoli e meritevoli di interventi ad hoc che personalmente se seriamente motivati sottoporrò all’attenzione delle autorità competenti, non ultima la Commissione Parlamentare per gli errori ed abusi in campo sanitario. In sostanza attiveremo UNA SORTA DI TRIBUNALE DEL MALATO che affiancandosi a quello già esistente, porta al livello nazionale (senza escludere il ricorso alla magistratura) le disfunzioni ed eventuali reati dei quali è’ giunta notizia; la mia attività di parlamentare fino a poco fa impegnato su questi temi, potrà forse essere d’aiuto nella denuncia e risoluzione di determinate problematiche.