L’approssimarsi delle Festività Natalizie e del Capodanno mi invita a fare il punto della situazione e a tirare le fila del lavoro di un intero anno. Reputo di fondamentale importanza che chi, come me, occupa una carica pubblica sia non solo responsabile del proprio operato ma soprattutto del rendere conto ai propri elettori di quanto fatto. Gli argomenti che ho trattato in questo ultimo anno, facendoli diventare miei “cavalli di battaglia” e sui quali mi sono speso senza indugio in tutte le forme possibili in difesa dei cittadini bolognesi ed emiliano romagnoli, sono legati allo scandaloso fenomeno della commistione fra politica e sanità, scandaloso perché la tutela della salute di ognuno di noi viene compromessa spesso da interessi politici (non sono pochi i casi che ho segnalato al Governo ed alla commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario!).
Mi sono occupato molto del potente mondo delle cooperative che nella nostra regione occupa una posizione quasi monopolistica in diversi settori, da vere e proprie Holding economiche che competono con privilegi eccessivi rispetto all’imprenditoria privata che in molti casi affossano. Le stesse cooperative che ora hanno in mano grande parte della ricostruzione post terremoto. A tal proposito anche “il caso Errani” ha lasciato in me un senso di inquietudine per una vicenda oscura sul ruolo anomalo di parte della cooperazione e sulla altrettanto anomala commistione tra sinistra, enti locali ed economia. In questo senso ho presentato una proposta per una commissione d’inchiesta la cui discussione però è osteggiata da molti colleghi parlamentari.
Il mio interesse poi è sempre stato rivolto anche alla scuola, alla politicizzazione di molti, ma per fortuna non tutti, docenti e dirigenti scolastici che portano la loro idea politica in classe, spesso inculcando nella mente degli studenti visioni alterate dei fatti della storia. Mi sono speso per l’applicazione della legge 62 del 2000 che ha consentito di disegnare il quadro delle opzioni educative che sono effettivamente a disposizione delle famiglie perché penso che solo la libertà di scelta educativa per le medesime darà un contributo decisivo al necessario miglioramento e rinnovamento del sistema scolastico italiano e pertanto al bene comune. E’ opportuno perciò dare sostegno alle scuole paritarie che consentono di esprimere questa libertà. Infine mi sono battuto contro l’eccessiva pressione fiscale che penalizza le piccole imprese ed in genere le libere professioni; un fisco giusto non significa l’inquisizione fiscale od una sorta di KGB tributario che spia i cittadini.
Questi in sintesi sono argomenti sui quali ho fatto sentire spesso la mia opinione ma in particolare, traendo spunto dalle vostre numerose segnalazioni, ho di volta in volta chiesto l’attenzione del Governo presentando proposte di legge e atti di sindacato ispettivo riassunte numericamente di seguito.
PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE NEL 2012
1. Modifiche alla legge 10 marzo 2000, n. 62, concernenti l’attuazione del progetto educativo delle scuole paritarie e l’istituzione di un Fondo per la parità scolastica (4895)
2. Modifica all’articolo 58-quater della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di limiti alla concessione dei benefìci penitenziari ai condannati per gravi delitti (5009)
3.Norme per la lotta contro i ritardi nei pagamenti riferiti a lavori, servizi e forniture da parte delle pubbliche amministrazioni (5041)
4. Norme per il sostegno delle associazioni di categoria tra le imprese e per la perequazione interassociativa (5042)
5. Istituzione della Festa della democrazia italiana nella data del 18 aprile (5139)
6. Istituzione dell’Autorità per i servizi pubblici locali (5289)
7. Disposizioni concernenti l’insegnamento della lingua latina negli istituti di istruzione secondaria superiore (5462)
8. Modifiche agli articoli 100, 114, 116, 117 e 123 della Costituzione, riguardanti le funzioni e le competenze delle regioni e i controlli sugli atti delle medesime e degli enti locali, nonché disposizione transitoria per la soppressione di regioni con popolazione inferiore a un milione di abitanti (5545)
Complessivamente, nell’arco dell’anno, ho presentato 40 interpellanze, 30 interrogazioni e 2 risoluzioni in Commissione Giustizia.