Gli episodi di deprecabile violenza avvenuti nella mattinata a Bologna, con l’assalto alla sede cisl di via Milazzo e l’attacco al ministero del lavoro con uova e vernice, derivano anche dall’eccessiva tolleranza e dal falso buonismo che ha caratterizzato, e caratterizza tutt’ora Bologna, figlia di una concezione che si può definire “ideologica” nell’approccio verso determinate frange. È tipico delle giunte di sinistra, contraddistinguersi per la tolleranza fine a se stessa verso ogni forma di individualismo sfrenato, e ciò che è avvenuto nella mattina durante i cortei, deriva anche dall’alto livello di politicizzazione presente nelle scuole, a maggior ragione in una realtà come Bologna e l’Emilia-Romagna, dove è abbastanza elevata la presenza di insegnanti politicizzati, che condizionano la visione della società, delle sue problematiche e dei temi da affrontare nell’insegnamento alle giovani generazioni. Verso i gesti di violenza e intolleranza che son stati commessi sono certo che prefettura e questura facciano il loro dovere fino in fondo evitando buonismi inutili e segnalando alla magistratura i responsabili che mi auguro siano esemplarmente puniti, inoltre, non deve esserci la solita ipocrita visione “buonista” figlia della sinistra più ideologizzata, ancora largamente presente a Bologna, ma la più ferma condanna e garantire l’importanza all’interno delle strutture scolastiche dell’educazione al rispetto e alla tolleranza. Ribadisco, la mia solidarietà ai lavoratori della sede cisl di via Milazzo e la ferma condanna di ogni forma di violenza, aggiungo, dell’odio seminato nelle scuole bolognesi e italiane dalla sinistra.