E poi si parla di consociativismo! E’ da oltre un anno (ottobre 2011) che ho presentato una proposta d’inchiesta: “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’organizzazione e sull’attività delle società cooperative “, più che mai attuale anche in questo periodo di post terremoto, per fare chiarezza sull’affidamento dei lavori e solo oggi, dopo reiterate richieste, l’ufficio di presidenza della commissione attività produttive, di cui faccio parte, deciderà di metterla all’ordine del giorno. Probabilmente dà molto fastidio poichè è ostacolata con durezza dalla sinistra e non è nemmeno caldeggiata dal mio partito, nella totale indifferenza della presidente di commissione con la quale ho protestato ieri.
Ritengo e lo ripeto anche alla luce di quanto avviene da sempre in Emilia Romagna, basta fare attenzione alla vicenda del fratello del presidente Errani ,di fare il mio dovere proponendo una commissione d’inchiesta che tenti di far luce, evitando generalizzazioni improprie, sullo scandaloso fenomeno di un monopolio di potere nella nostra regione e anche in altre, il quale presenta parecchi margini di ambiguità e sul quale la magistratura non ha mai indagato a fondo. Troppi sono gli interessi in gioco, me ne rendo conto perfettamente e proprio perché non intendo accusare indiscriminatamente il mondo cooperativo che pure ha svolto un ruolo negli anni passati ma in molte sue attuali espressioni si è snaturato. Non indietreggerò di certo di fronte all’ostilità o peggio alla derisione di qualcuno, convinto di avere il sostegno di gran parte dei miei elettori!