L’ex Rettore dell’Università di Bologna Fabio Roversi Monaco ha ragione: in Emilia-Romagna la “politica regionale” ha un “ruolo dominante” sulla “sanita’ bolognese”. Mi sento di sottoscrivere appieno le parole dell’ex numero uno dell’Alma Mater che ha accusato il leader Pd Pier Luigi Bersani di “discriminazione politica” negli anni in cui era presidente della Regione, opponendosi alla nomina di Mario Zanetti a direttore generale del Policlinico Sant’Orsola. Sostengo che in Emilia Romagna, cosi’ come in altre Regioni, lo scandaloso fenomeno della politicizzazione ha pesato sulla pelle dei cittadini, interferendo pesantemente nella gestione della sanita’ e abbassando di molto livelli essenziali di assistenza.
Il grave fenomeno della commistione tra la politica impropria e la gestione della sanita’ ha prodotto l’oggettivo condizionamento di nomine e di procedure concorsuali nell’ambito delle strutture sanitarie regionali od universitarie collegate alla regione, da un lato instaurando un rapporto anomalo con la regione stessa, che tende ad omologare il sistema penalizzando le punte di eccellenza e dall’altro, in virtu’ degli ampi poteri che le Regioni hanno in materia sanitaria, ha concesso alle medesime un potere discrezionale eccessivo che ha creato palesi ingiustizie. Proprio per questo, nei giorni scorsi ho presentato alla Cameraun Ordine del giorno che il Governo ha accolto sull’esigenza di una maggiore autonomia dei Policlinici universitari dalle Regioni, che negli anni hanno prodotto effetti devastanti che sono sotto gli occhi di tutti e che poco hanno a che fare con la tutela della salute.