L’Onorevole Fabio Garagnani ha presentato un’interpellanza urgente al governo, sottoscritta da altri 30 parlamentari alla quale il Governo risponderà la prossima settimana con cui chiede – di riferire sullo stato della ricostruzione e se non sia opportuno dare maggiore periodicità ai resoconti degli interventi con un coinvolgimento maggiore dell’attuale, da parte di tutte le forze economico sociali del territorio e della minoranza politica, risolvendo anche il problema del contenzioso e di sedi idonee a recepire gli appelli per decisioni degli organi preposti, eventualmente ingiustificate in presenza di elementi di ambiguità.
In particolare, precisando che non si intende fare processi a nessuno bensì garantire la partecipazione di tutti all’opera di ricostruzione in Emilia-Romagna, anche in riferimento alle prospettive di impiego dei fondi (ammontano circa a 9 miliardi) stanziati recentemente, di predisporre le modalità di controllo sull’operato del commissario straordinario, che gode, a parere dell’interpellante, di un potere troppo discrezionale che riduce al minimo le possibilità di controllo.
A distanza di quattro mesi dal tragico evento e dopo avere affrontato nell’immediato l’emergenza in maniera organizzata si deve passare alla ricostruzione per dare finalmente una casa a chi ancora vive nelle tendopoli, le scuole ai migliaia di studenti, gli edifici di culto alla comunità cristiana e ridare l’opportunità all’economia emiliana di tornare competitiva nel mercato; la popolazione colpita dal sisma sta vivendo un momento di scoramento per la lentezza burocratica e soprattutto per il venire meno delle promesse fatte sia in termini di aiuti economici veri e propri sia per l’assenza di un preciso programma di interventi; le imprese in particolare, con grande fatica, hanno ripreso l’attività anche se ancora molte di esse hanno bisogno di mettere in sicurezza i capannoni e le strutture danneggiate e l’intervento suddetto risulta troppo oneroso per le medesime.
Il commissario straordinario e presidente della regione Errani ha dichiarato l’operatività dei finanziamenti per la ricostruzione post terremoto al 1 gennaio 2013; rimane il fatto che l’opinione pubblica rispetto alle recenti denunce di quotidiani a livello nazionale ed alle proteste delle popolazioni purtroppo coinvolte nel terremoto, ha il diritto di conoscere il perché di certe lentezze burocratiche, delle risposte insufficienti e della mancanza di contributi in casi ampiamente documentati che riguardano sia privati sia imprese sia enti ecclesiastici. Non si intende mettere sotto accusa l’opera del commissario ma i poteri a lui attribuiti dal governo sono eccessivi ed aldilà delle tardive assicurazioni, occorre un controllo mirato e comunque più efficace dell’attuale, stanti i limitati poteri dell’opposizione istituzionale e la “carta bianca” data al medesimo.
Onorevole Fabio Garagnani, deputato PDL Bologna